La storia del nostro primo approccio alla agricoltura in Italia risale al lontano maggio 2007 quando firmai la Convenzione tra il CRA-Istituto Sperimentale per lo studio e la difesa del suolo e la mia SO.IN.G strutture e ambiente S.r.l. per “lo studio delle possibilità di applicazione della metodologia ARP per la realizzazione della cartografia dei suoli a scala di grande dettaglio”.

Grazie a questa sperimentazione con il dr. Edoardo Costantini ed i suoi giovani collaboratori tra il 2007 ed il 2008 abbiamo gettato le basi per la costruzione e lo sviluppo del servizio che oggi realizziamo per grandi aziende agricole che stanno procedendo passo dopo passo verso una agricoltura di precisione.

Con la sperimentazione abbiamo cercato ed ottenuto la validazione dell’applicazione di alcuni metodi geofisici prima delle tradizionali fasi di studio del suolo necessarie per il raggiungimento della zonazione delle tipologie di terreni, non solo a scala regionale ma aziendale. La mappatura in continuo della conducibilità o della resistività (uno l’inverso dell’altro) del suolo ha infatti il vantaggio di “fotografare” la variabilità del terreno con elevato dettaglio, le cui caratteristiche chimico-fisiche e litologiche corrispondenti vanno verificate e tarate direttamente con le osservazioni pedologiche dirette, il prelievo di campioni e le analisi di laboratorio.

E’ questo oggi  lo stato dell’arte sul metodo di caratterizzazione del suolo in agricoltura, sia per la viticoltura che per i seminativi che prevede l’utilizzo integrato della geofisica, la pedologia, la chimica e la geostatistica, tutto organizzato e condiviso con le aziende grazie ai sistemi GIS e WebGIS.

Il percorso di sviluppo è stato lungo perché nel 2008 nessuno in Italia conosceva questa potenzialità, ma tre sono stati i punti chiave: il CRA, la capacità di investimento, la nostra specializzazione aziendale per le conoscenze della geofisica applicata a 360 gradi.

Contemporaneamente lo sviluppo delle tecnologie agricole per lavorare a rateo variabile per la semina, la concimazione e l’irrigazione sono cresciute vertiginosamente e le possibilità di trasformare le carte del suolo in carte di prescrizione sono ormai diventate la realtà.

Nel 2015 aver lavorato per le Bonifiche Ferraresi SpA ha costituito un punto di svolta per l’ulteriore miglioramento del servizio offerto non più solo per la viticoltura ma anche per i seminativi.

La collaborazione con Monsanto – Dekalb tra 2016 e 2017 è stata un punto di forza per l’affinamento delle nostre conoscenze sul confronto fra suolo e resa del mais dell’anno precedente, che, una volta mappate hanno potuto facilitare le scelte di prescrizione di semina a rateo variabile, fatte direttamente da Dekalb.

http://www.ilnuovoagricoltore.it/smartfarming-dekalb-leccellenza-in-ogni-metro-di-terreno-grazie-allagricoltura-di-precisione/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agrimeccanica/2017/03/31/agricoltura-di-precisione-ecco-come-applicarla-al-mais/53234

Nelle aziende in cui abbiamo collaborato nel corso di questo anno, addesso viene il bello. La sfida più interessante è infatti data da elaborare le carte di resa del Mais 2017, confrontarle con la carta del suolo e valutare l’efficacia della prescrizione di semina messa in atto.

http://www.ilnuovoagricoltore.it/semina-del-mais-a-dose-variabile-con-dekalb-e-kverneland-hd-e-drive-gestita-dal-satellite/

Valutare l’efficacia in termini di miglioramento della resa 2017 rispetto all’anno precedente seminato in modo omogeneo, sarà determinante per proporre al meglio le azioni più efficaci per il 2018. Tipi di semi di mais e densità scelti in base al tipo di suolo confermano il miglioramento della produzione nonostante le difficoltà della stagione di eccessiva siccità? Da questa analisi critica nasceranno nuove sfide sia per noi che realizziamo questo servizio di alto dettaglio sia per i produttori di sementi che credono nello sviluppo della agricoltura 4.0.

In sintesi dalla conoscenza dettagliata del suolo si possono realizzare lavorazioni agricole mirate anno per anno, per poi controllarne i risultati con i dati di resa rilevati dalle trebbiatrici e riprogrammare le proprie azioni per l’anno successivo nell’ottica del continuo miglioramento.